Educazione ai media:
costruiamo le competenze
dei cittadini di oggi e di domani
I media sono presenti in ogni momento e luogo della vita quotidiana e ne facciamo continua esperienza: non parliamo solo dei mass media convenzionalmente intesi (la stampa, la radio, la tv e il cinema), ma della straordinaria quantità di canali, i dispositivi e i formati attraverso i quali riceviamo e trasmettiamo contenuti.
Le piattaforme social, i sistemi di messaggistica e chat, le serie TV, la musica in streaming, così come i personaggi pubblici, i cartelloni pubblicitari, le confezioni dei prodotti che consumiamo o i vestiti che indossiamo sono media a tutti gli effetti. Anche ove non immediatamente riconosciuti come tali, contribuiscono alla rappresentazione del mondo in cui viviamo, alla costruzione del nostro stile di vita, alla formazione di percezioni e opinioni, in ultima analisi di comportamenti.
Come decodificare il linguaggio dei nuovi media, con la loro particolare grammatica e sintassi?
Come verificare le fonti dei contenuti in cui ci imbattiamo, la loro autorevolezza e veridicità?
Emerge l’esigenza di un’educazione ai media, che accompagni le persone – in particolare i bambini e i ragazzi – nella formazione delle competenze necessarie a orientarsi in un mondo dominato dai media, cogliendone le opportunità e mitigandone i rischi.
L’educazione ai media è l’attività che sviluppa un’informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate, i generi e i linguaggi specifici.
L’educazione ai media è una delle forme di alfabetizzazione oggi più necessarie. E’ l’approccio all’educazione del XXI secolo.
L’educazione ai media non è una disciplina né una materia scolastica, ma cornice e pedagogia per permettere alle persone di accedere, analizzare, creare e partecipare alla vita pubblica usando messaggi in una varietà di forme, testuali e non, formando le abilità di indagine ed espressione individuale che sono essenziali per i cittadini di ogni democrazia.
Non si limita a spiegare come funzionano i mezzi di comunicazione e informazione, né si ferma alla sola raccomandazione di sistemi e prassi per proteggere bambini e ragazzi da contenuti inappropriati e messaggi indesiderati. Gli obiettivi dell’educazione ai media sono principalmente tre:
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sviluppare consapevolezza e competenza nei confronti dei media, offrendo un metodo e gli strumenti per interpretare contenuti e messaggi
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promuovere l’uso responsabile dei media, stimolandone l’impiego creativo nel rispetto delle libertà e dei diritti di tutti
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contribuire alla formazione di un’autonomia critica che favorisca la crescita personale e la partecipazione attiva alla vita pubblica
L’educazione ai media nelle scuole
In Italia, l’educazione è media è prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale, introdotto dalla legge ‘La Buona Scuola’ (legge 107/2015), che mette al centro l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il Piano incoraggia le istituzioni scolastiche a inserire tra gli obiettivi formativi quello riguardante l’alfabetizzazione mediatica integrandola armonicamente nel curriculum d’istituto, promuovere la formazione dei docenti, e coinvolgere ove possibile le famiglie.
B-Story, affiliata al Center for Media Literacy dal 2023 e iscritta alla MED – Associazione Italiana Media Education dal 2024, affianca le scuole e i centri educativi nella progettazione e realizzazione di:
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percorsi formativi per dirigenti scolastici, insegnanti, educatori, bibliotecari
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interventi in aula per studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado
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incontri divulgativi per genitori e famiglie